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Cambiare le gomme a 1,6 millimetri è pericoloso: lo dice AutoBild

Pubblicato in Pneumatici da , mercoledì 11 settembre 2019 0

Il limite legale di consumo delle gomme auto è fissato a 1,6 millimetri, tuttavia AutoBild sostiene che i pneumatici vadano cambiati prima: scopriamo perché.

Il limite legale del consumo delle gomme – valido per tutte le tipologie, dunque pure per i pneumatici invernali – è fissato a 1,6 millimetri: quando lo spessore degli intagli raggiunge questa misura, è arrivato il momento di sostituire le coperture, poiché non più in grado di garantire sicurezza e performance sufficienti. Non farlo significa non soltanto esporsi a gravi pericoli mentre ci si trova al volante, ma anche rischiare sanzioni amministrative (oppure ben più pesanti, come ad esempio il ritiro del veicolo) in caso di controlli. Tuttavia AutoBild sostiene che tale limite sia insufficiente in fatto di sicurezza e consiglia di sostituire i pneumatici prima che lo spessore del battistrada arrivi a 1,6 millimetri. Vediamo quali sono le ragioni della rivista tedesca.

Come il clima incide sulla guida

La motivazione principale riportata da AutoBild è una conseguenza dei cambiamenti climatici che stanno affliggendo il nostro pianeta, i quali portano a fenomeni atmosferici più intensi in confronto a qualche decennio fa. Quelli che un tempo erano considerati come temporali oggi vengono definiti “bombe d’acqua”, proprio a sottolinearne la portata ben più violenta rispetto al passato. Il quantitativo d’acqua che si riversa all’improvviso sull’asfalto è notevole e per le gomme diventa sempre più complesso gestire il fenomeno dell’aquaplaning; il limite di 1,6 millimetri è legato a un tempo in cui non si dovevano fare i conti con gli acquazzoni intensi che invece caratterizzano oggi le nostre stagioni, ecco perché i pneumatici con uno spessore inadeguato possono trovarsi in difficoltà in determinate condizioni e diventare quindi pericolosi per il guidatore e per gli altri passeggeri a bordo del mezzo.

Il test condotto da AutoBild

A tal proposito AutoBild ha condotto un test mettendo alla prova diversi pneumatici su un rettilineo da percorrere a circa 130 chilometri orari su strada con 1 millimetro d’acqua. Le gomme prese in esame sono state il Michelin Primacy 4, il Goodyear Eagle F1 Asymmetric 3 e il Continental ContiPremium Contact, a diversi livelli di usura proprio per valutare la perdita progressiva di prestazioni. Va specificato che in determinati parametri la resa della gomma migliora con l’aumentare del consumo del battistrada – come ad esempio la maneggevolezza sull’asciutto e gli spazi di frenata, sempre su strada asciutta, ma anche la silenziosità e la resistenza al rotolamento – mentre in altri peggiora drasticamente, in particolare su fondo stradale bagnato. Tale peggioramento si verifica ben prima del limite di 1,6 millimetri stabilito per legge, già a 5 millimetri si ha infatti un decadimento delle prestazioni abbastanza evidente, che fa diminuire il livello di sicurezza delle gomme.

I risultati emersi dal test

Nella frenata sul bagnato, i tre pneumatici nuovi hanno fatto registrare distanze di arresto comprese tra 57 e 61 metri circa, viaggiando a 120 chilometri orari. Con uno spessore del battistrada di 5 millimetri – perciò ben lontano dal limite legale – le prestazioni si riducono in maniera significativa e le distanze di frenata salgono in una forbice compresa tra 69 e 73,5 metri, quindi sono necessari circa 12 metri in più per arrestare il veicolo, che equivalgono al 20%. Con un battistrada ulteriormente consumato e uno spessore degli intagli di 3 millimetri, il decadimento è ancora più accentuato dato che i metri di cui si ha bisogno per fermare l’auto sono compresi tra 118 e 124, dunque circa 50 in più in confronto alle gomme nuove. E infine si arriva al limite legale di 1,6 millimetri: con le gomme a tale livello di usura lo spazio di frenata oscilla tra 150 e 159 metri, poco meno del triplo rispetto ai pneumatici nuovi.

Le conclusioni di AutoBild

Il test della rivista tedesca ha evidenziato quanto cambino le prestazioni delle gomme in base al livello di usura prendendo in considerazione gli spazi di frenata su fondo stradale bagnato, sottolineando il fatto che sono necessari ben 100 metri in più per fermare un veicolo con gomme giunte al limite legale rispetto alle stesse coperture nuove. Per capire meglio tale differenza, consideriamo che mentre la vettura con pneumatici nuovi è già ferma, quella che viaggia con gomme con uno spessore di 1,6 millimetri si trova ancora ad una velocità di 106 chilometri orari: la pericolosità di tali pneumatici è davvero notevole. Di conseguenza, più è profondo il battistrada, maggiore è la sicurezza a bordo del veicolo, per questo AutoBild consiglia di cambiare le gomme prima di giungere al limite imposto dalla legge, poiché quest’ultimo è ritenuto poco sicuro.

Quando bisognerebbe sostituire i pneumatici?

Giungiamo perciò alla domanda fatidica: quando bisogna sostituire i pneumatici? Abbiamo visto che il decadimento è progressivo, e già con uno spessore di 5 millimetri la distanza di frenata aumenta di oltre 10 metri, tuttavia questo scarto è ancora accettabile; diverso il discorso in caso di spessore di 3 millimetri, che comporta un aumento di circa 50 metri degli spazi di frenata, distanza che è già da considerare pericolosa: ecco perché secondo AutoBild è necessario procedere al cambio gomme quando lo spessore del battistrada è di 3 millimetri, limite oltre il quale le coperture non sono più capaci di garantire sufficiente sicurezza sul bagnato, come dimostrano i test relativi agli spazi di frenata. Da un pneumatico all’altro le differenze sono state minime: in tutti e tre i casi il decadimento ha portato ad un consistente abbattimento delle performance.


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