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Che cos’è la classificazione U.T.Q.G. nei pneumatici?

Pubblicato in Pneumatici da , mercoledì 16 settembre 2020 0

A cosa si fa riferimento quando si parla di U.T.Q.G. nei pneumatici? Scopriamo perché può essere utile questa classificazione nella scelta delle gomme.

cosa sono i parametri UTQG nei pneumatici

Quando si parla di U.T.Q.G. nei pneumatici ci si riferisce ad una particolare classificazione che valuta le performance di una gomma basandosi su tre parametri in particolare: treadwear, traction, temperature, ovvero usura del battistrada, aderenza e temperatura intesa come resistenza al riscaldamento. Attraverso tali parametri sarà più semplice valutare le prestazioni di una copertura anche in funzione dell’acquisto, in modo da scegliere quella più adatta a seconda delle proprie esigenze. I dati riportati per ognuno dei tre parametri vengono ricavati da test effettuati in pista e i risultati sono forniti a scopo informativo, per una maggiore consapevolezza da parte degli automobilisti. Vediamo come leggere queste informazioni.

In che modo leggere la classificazione U.T.Q.G.

Come per il codice di velocità, l’indice di carico e altre info relative ad un pneumatico, è possibile leggere la classificazione U.T.Q.G di una gomma sul suo fianco. Il parametro relativo all’usura viene espresso attraverso un numero, gli altri due invece mediante una lettera. Per comprendere meglio di cosa si parla, facciamo un esempio specifico: possiamo trovare scritto sul fianco della gomma Treadwear 280, Traction A, Temperature A. L’indice dell’usura rivela la velocità con cui un pneumatico si consuma e il valore riportato sulla gomme viene ottenuto attraverso una prova che si svolge su circuito in condizioni standard e il chilometraggio di riferimento è 9600 km. Il parametro ha un limite minimo di 60 e massimo di 620, con valore di riferimento 100. Quindi se una copertura ha un’usura del battistrada che equivale a 50, avrà un consumo due volte maggiore di una gomma normale (cioè con valore 100), mentre una gomma che vanta 280 di treadwear, avrà un consumo 2,8 volte inferiore. Maggiore è l’indice relativo all’usura, minore sarà il consumo del pneumatico.

Traction, ovvero aderenza

Parlando ora dell’aderenza, l’indice traction si riferisce all’aderenza che una gomma ha su superficie bagnata. Come visto in precedenza, si esprime tramite lettere: il valore AA è quello più alto, seguono poi A, B e C, che corrisponde a quello più basso. Una gomma con indice di traction C ha valori comunque accettabili, ma per ovvie ragioni sono da preferire coperture con valori superiori, perché garantiscono maggiore sicurezza. Pneumatici con indice di traction alto sul bagnato sono più efficaci quando frenano e perciò permettono di contenere lo spazio necessario alla frenata. Un limite relativo a questo parametro è che valuta l’aderenza sul bagnato esclusivamente in linea retta, quindi non tiene conto della tenuta di strada in curva, perciò dà un riferimento solamente parziale sulla resa delle gomme in caso di strada bagnata.

Temperature: resistenza al riscaldamento

È facile intuire che tale classificazione riguarda la resistenza della gomma al fenomeno di riscaldamento e la sua capacità di dissipazione del calore. Il calore è uno dei principali nemici dei pneumatici, poiché porta ad un aumento dell’usura e quindi ne accorcia il ciclo vitale. Come per il parametro precedente, anche in questo caso si usano le lettere: A per il valore più alto, poi a seguire B e C, quest’ultimo è il grado minimo imposto per legge. Maggiore è l’indice relativo alla temperatura, più sarà alta la capacità della gomma di resistere al calore. Naturalmente questi valori si riferiscono ad un pneumatico al massimo dell’efficienza e nelle migliori condizioni, per cui una gomma sgonfia oppure gonfiata eccessivamente avrà minore resistenza al calore anche se il suo indice equivale ad A. Allo stesso modo devono essere “normali” le condizioni di utilizzo, poiché uno stress eccessivo (sovraccarico o velocità elevate) porta ad un surriscaldamento maggiore di quello previsto dall’uso standard. 

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