La questione Coronavirus costringerà gli italiani a restare a casa almeno fino al 3 aprile, dato che tramite decreto il governo ha autorizzato uscite solo per casi di emergenza. A questo punto è lecito domandarsi se recarsi dal gommista rientra fra tali emergenze e possa essere considerata una necessità, ammessa dunque fra le uscite (previa naturalmente compilazione dell’autocertificazione). Al decreto #IoRestoaCasa si è poi aggiunto l’obbligo di chiusura per tutte quelle attività commerciali considerate non strettamente necessarie – come ad esempio i bar – mentre resteranno aperti supermercati, farmacie e negozi di alimentari. Fra coloro che possono continuare più o meno normalmente le loro attività rientrano i gommisti e le officine, vediamo quindi cosa dice il decreto più nel dettaglio a tale riguardo.
È possibile recarsi dal gommista?
A fare luce su quanto riportato nel decreto in merito a gommisti e officine ci hanno pensato Federpneus e Assogomma – associazioni che riuniscono rispettivamente i gommisti e i produttori di pneumatici – chiarendo che è possibile recarsi dal gommista in caso si abbia bisogno di cambiare le gomme oppure di intervenire per eventuali riparazioni. Questo perché, a norma di legge, è vietato circolare con pneumatici non al massimo della loro efficienza, e che dunque risultano consumati o danneggiati. Raggiungere il proprio gommista rientra perciò nella casistica delle situazioni di necessità, pertanto tali imprese possono continuare ad operare nonostante il lockdown, ovvero la chiusura della maggior parte delle attività e l’obbligo per numerosi cittadini di lavorare da casa, quando ciò è possibile. Naturalmente per tali spostamenti valgono le medesime regole, vale a dire indossare la mascherina e i guanti ed evitare i contatti diretti con altre persone, mantenendo sempre almeno 1 metro di distanza.
È indispensabile l’autocertificazione
Oltre ai comportamenti da adottare necessari per limitare il più possibile i contagi, per potersi spostare sia all’interno del proprio comune di residenza che da un comune all’altro è indispensabile l’autocertificazione. Si tratta di un modulo che può essere scaricato online nel quale bisogna riportare le proprie generalità e ovviamente il motivo di emergenza per il quale ci si sta spostando, nel nostro caso il cambio gomme o comunque la necessità di recarsi presso un’officina a causa di problemi ai pneumatici. In tal modo nell’eventualità di controlli si può essere al riparo da sanzioni, che vanno da una semplice multa fino a un periodo di alcuni mesi di detenzione. Ecco perché è assolutamente indispensabile l’autocertificazione e le altre misure di sicurezza da adottare per non esporsi in prima persona al rischio di contagio.
La priorità è restare a casa
Recarsi dal gommista dev’essere per ovvie ragioni una necessità non rimandabile, ad esempio perché l’auto serve per andare a fare la spesa o comprare medicinali e i problemi ai pneumatici sono conclamati ed evidenti; non si deve utilizzare questa possibilità come un pretesto per uscire di casa perché il rischio contagio riguarda tutti, non solo noi stessi, ma anche il gommista ed eventuali altri automobilisti che potrebbero trovarsi nell’officina poiché alle prese con problemi alle loro vetture. Se il cambio gomme o altri interventi non sono urgenti, è meglio rimandarli a quando la situazione sarà meno critica evitando le uscite di casa non necessarie. Bisogna considerare che i provvedimenti più restrittivi saranno in vigore fino al 25 marzo, da quella data potrebbe poi esserci una parziale riapertura delle attività – nella migliore delle ipotesi – oppure la proroga del lockdown per almeno un’altra settimana, fino al 3 aprile. In quest’ultimo caso, continueranno a valere le restrizioni attualmente previste.
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