Gommisti e rivenditori di pneumatici per auto consigliano il controllo periodico della pressione delle gomme, aspetto fondamentale per diverse ragioni; in caso di perdita di pressione, infatti, diminuisce la sicurezza alla guida – in particolare la tenuta di strada e l’aderenza delle coperture – aumentano i consumi di carburante e si va incontro ad una maggior usura del battistrada, che inoltre risulterà più esposto al rischio di forature e danneggiamenti. Quali sono, nello specifico, le cause che portano i pneumatici a perdere la corretta pressione di gonfiaggio?
Cause della perdita di pressione nei pneumatici
A provocare la perdita di pressione di una gomma possono essere diverse ragioni, ecco quali:
- valvola difettosa o che si danneggia e dunque causa una fuoriuscita dell’aria presente all’interno del pneumatico
- errato posizionamento della valvola sul foro presente nel cerchio
- piccoli tagli o fori nella gomma che generano una lenta perdita di pressione, fenomeno diverso dalla foratura che solitamente porta ad uno sgonfiamento rapido
- basse temperature: sì, in inverno la perdita di pressione è più frequente e per ovviare a questo problema la pressione di gonfiaggio deve essere lievemente superiore
- penetrazione dell’aria tramite i componenti che costituiscono il pneumatico
- danni di vario tipo al cerchio, come ad esempio spaccature, graffi o formazione di ruggine
- strato interno del pneumatico che perde tenuta favorendo in tal modo la fuoriuscita di aria
- eventuali danneggiamenti al “tallone” della gomma avvenuti nelle fasi di montaggio/smontaggio sul cerchio
- residui di sporco o corpi estranei presenti fra il tallone della copertura e il cerchio
Tutti questi elementi potrebbero portare a non avere una pressione ottimale dei pneumatici, perciò i controlli devono essere periodici, all’incirca una volta al mese. Qual è la pressione corretta di gonfiaggio? Il valore cambia in base al modello di vettura e per conoscere a quante atmosfere si devono gonfiare i pneumatici della propria auto si può controllare sul libretto di circolazione oppure sul lato interno del tappo del serbatoio. Un aiuto agli automobilisti arriva dalla tecnologia: a partire da novembre 2014, infatti, tutte le vetture vendute all’interno dei confini dell’Unione Europea devono essere dotate del sistema TPMS, vale a dire dei sensori che rilevano in maniera automatica la pressione delle gomme. In virtù di tale sistema, sono richieste attrezzature specifiche per provvedere allo smontaggio e al montaggio dei pneumatici stagionali, per evitare danneggiamenti e garantire il corretto funzionamento del dispositivo. Attraverso questi sensori l’automobilista viene informato se la pressione delle gomme è corretta e se è necessario intervenire in caso di sgonfiamento. Il sistema TPMS può essere di due tipi, diretto – offre informazioni sulla pressione in tempo reale ed è montato sui veicoli di gamma alta – e indiretto, a bordo invece delle auto appartenenti a classi inferiori. In questo modo il controllo e le informazioni relative alla pressione di gonfiaggio sono più accurati e l’automobilista non deve verificare manualmente il livello di pressione delle proprie gomme. Per tutte le auto vendute prima di novembre del 2014, il controllo è manuale e può venire svolto dal proprietario dell’auto oppure essere affidato al gommista di fiducia.
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