I pneumatici invernali moderni, grazie a nuovi profili del battistrada e mescole con resine raffinate, hanno raggiunto livelli di aderenza su bagnato, neve e ghiaccio superiori a quelli delle gomme chiodate di un tempo.
Con i pneumatici invernali disponibili oggi sul mercato la saggezza dell’automobilista è diventata obsoleta.
Ma il rischio che potrebbe derivare dalla scarsa aderenza di un pneumatico invernale mediocre in una manovra di emergenza, vale il risparmio ottenuto acquistando quattro pneumatici a buon mercato?
I migliori secondo test indipendenti li trovi elencati nella nostra sezione dedicata alle gomme termiche.
I pneumatici invernali moderni
Lo sviluppo di pneumatici invernali è considerato l’apice per un designer di pneumatici. Essi devono aderire il più possibile su strade bagnate, ma anche su neve e ghiaccio. Sono progettati per fornire resistenza all’aquaplaning, ma anche massima aderenza su strade asciutte ad alte velocità.
Ogni anno i principali produttori presentano nuovi modelli che migliorano le prestazioni dei pneumatici invernali degli anni precedenti e le cui invenzioni tecnologiche vengono prese a riferimento dai produttori minori. Quest’anno ad esempio potrete trovare sul mercato per la prima volta:
- Goodyear – Ultra Grip 9
- Michelin – Alpin 5
- Continental – TS 850 P
- Bridgestone – Blizzak LM 001
Michelin Alpin 5 (ultima incarnazione della linea Michelin Alpin) consente prestazioni al top della categoria grazie ad un nuovo rivoluzionario disegno del battistrada ed a nuove mescole di silica. Aumentata trazione sulla neve, ridotto rischio di aquaplaning e maggiore precisione di sterzata sono le caratteristiche principali dei pneumatici Michelin Alpin 5.
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Gli pneumatici Continental ContiWinterContact TS 850 P sono il nuovissimo modello della casa tedesca disponibile dall’autunno 2014 per poter provvedere al cambio gomme in tempo per l’inverno che verrà. Gli pneumatici Continental ContiWinterContact TS 850 P si presentano con parecchie innovazioni e miglioramenti rispetto al loro predecessore (ContiWinterContact TS 830 P). Importante, infatti, è il battistrata …
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Ed i test indipendenti, da TCS ad AutoBild passando per ADAC o la nostrana Quattroruote confermano i continui progressi promessi. Molti di questi pneumatici si fregiano addirittura del grado A nell’etichetta europea dei pneumatici per quanto riguarda la frenata sul bagnato.
I nuovi pneumatici invernali sono migliori dei loro predecessori in tutte le principali discipline. Test dell’Automobile Club Europa (ACE) effettuati con la Società di supervisione tecnica (GTÜ) hanno portato alla seguente conclusione:
“Quest’anno la differenza tra il meglio e il peggio dei partecipanti (in frenata a secco da 100 km/h) è di soli due metri. Ciò dimostra che i produttori hanno imparato ..”
Forma a freccia
Pneumatici nuovi invernali sono generalmente caratterizzati da profili le cui scanalature sono disposte come una freccia. Le strade invernali sono spesso umide, con bordi della carreggiate dove si formano pozzanghere. Il battistrada deve assorbire questa acqua ed espellerla lateralmente.
La forma a freccia, allargando verso l’esterno le scanalature facilitano questo espulsione. Tuttavia, il pneumatico deve essere montato nella direzione corretta – che è chiaramente indicata dalle frecce presenti sul bordo. Per i veicoli molto sportivi, ci sono anche profili asimmetrici.
Progettati in funzione del veicolo
I pneumatici invernali sono ora anche sviluppati specificatamente per le singole classi di veicoli. Hanno dimensioni più piccole per auto più piccole con limiti di velocità più bassi di altri profili e altri pneumatici con sotto-strutture larghe in categorie di velocità più elevate per le potenti vetture sportive. Anche nella stessa categoria, i profili del battistrada possono variare a seconda della larghezza del pneumatico.
Tante lamelle
Il profilo già otticamente ha un aspetto “ruvido” in molti pneumatici invernali moderni. Il trucco con cui forniscono aderenza su una carreggiata bagnata, su neve e ghiaccio, è rivelato solo al secondo sguardo: ci sono molte lamelle. Sui tasselli alcune centinaia sono di solito distribuite intorno ai tagli del pneumatico, ondulate e profonde.
Le lamelle dividono i tasselli. Che sono quindi meno rigidi. Tasselli elastici, potrebbero tradursi in uno sterzo che reagisce più lentamente. Ma grazie alla disposizione obliqua con contorni sferici, gli ingegneri dei pneumatici hanno messo a frutto i loro sforzi. Sotto l’effetto di forze longitudinali e trasversali le lamelle dei pneumatici invernali moderni si incastrano (interlock). I tasselli sono quindi allo stesso tempo rigidi quando serve e sufficientemente elastici da sconfiggere l’asfalto sdrucciolevole.
Nuove mescole adesive
Nei pneumatici moderni diverse mescole di gomma vengono utilizzati contemporaneamente, fino a 15. Recentemente, le cosiddette resine di gomma bagnata, a cui i battistrada devono la loro trazione, si sono mescolate con oli vegetali al fine di tenere la gomma morbida a temperature fredde; questo a permesso di renderle ancora più adesive quando la temperatura ambientale scende sotto i 7 gradi centigradi.
Ed i pneumatici provenienti dalla Cina?
Nei test effettuati dalle principali riviste ed associazioni di automobilisti i migliori sono sempre risultati i pneumatici prodotti dai produttori più blasonati: Continental, Dunlop, Goodyear, Michelin, Pirelli, Bridgestone. Giudizi positivi raggiungono marchi meno noti, come la finlandese Nokian. Come esposto più volte in questo articolo la qualità di un pneumatico invernale dipende dalla tecnologia che racchiude, la quale a sua volta dipende dagli investimenti in ricerca e sviluppo profusi dal produttore. Facile quindi comprendere come i pneumatici migliori sono quelli prodotti dai produttori con a disposizione i budget più importanti per i loro dipartimenti di ricerca e sviluppo.
I produttori minori con il tempo integrano nelle loro produzioni la tecnologia sviluppata dai produttori più prestigiosi, per cui vale sempre la regola che un pneumatico di fascia economica ha prestazioni vicine a quelle di pneumatici premium di qualche anno fa.
Certo ci sono prodotti economici e prodotti economici, alcuni produttori minori come Barum o Riken producono pneumatici invernali da sempre. Altri, come molti produttori cinesi, hanno iniziato solo da pochi anni per soddisfare le richieste del mercato europeo e nord americano. Naturale che spesso i loro pneumatici termici presentino ancora un gap prestazionale rispetto agli altri. Tenete però presente che molti produttori cinesi sono di proprietà dello stato cinese, che investe somme esorbitanti per colmare questo gap, e che quindi sul mercato si trovano prodotti Made in China di grande valore a buon prezzo.
Nel fare le vostra scelta non trascurate le nostre solite raccomandazioni, controllate i risultati di test indipendenti come quelli del TCS, e leggete le opinioni di altri automobilisti come voi.
Infine, il rischio che potrebbe derivare dalla scarsa aderenza di un pneumatico invernale mediocre in una manovra di emergenza, vale il risparmio ottenuto acquistando quattro pneumatici a buon mercato?
Riferimenti
Articolo (in tedesco) con confronto tra gomme termiche e pneumatici chiodati: link.
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