Il Michelin ePrimacy è il nuovo pneumatico dell’azienda francese destinato a rivoluzionare il settore delle gomme auto: scopriamolo nel dettaglio.
Il Michelin ePrimacy apre una nuova frontiera nel settore delle gomme auto: un pneumatico destinato ad essere il primo di una nuova generazione di coperture che puntano a coniugare elevate performance e rispetto dell’ambiente, attraverso soluzioni all’avanguardia. E analizzando il nuovo prodotto dell’azienda francese la componente tecnologica balza immediatamente all’occhio: una gomma hi-tech sia in termini costruttivi che progettuali, per raggiungere gli standard più elevati in fatto di efficienza e durata nel tempo, mettendo sullo stesso piano anche l’impatto ambientale. Per questo è stato definito un pneumatico eco-responsabile, in quanto si è mirato a ridurre la sua incidenza sul nostro ecosistema durante l’intero ciclo vitale. Scopriamo nel dettaglio il nuovo ePrimacy di Michelin e per quale motivo è già considerato rivoluzionario dagli addetti ai lavori.
ePrimacy: quando la tecnologia fa la differenza
Il nuovo ePrimacy racchiude il meglio che l’attuale tecnologia a disposizione delle gomme auto ha da offrire, sviluppata e messa a punto dal settore ricerca e sviluppo del colosso di Clermont-Ferrand. Innanzitutto, mantenendo la stessa robustezza dei modelli precedenti, è stato possibile utilizzare tele più sottili, con un conseguente minor impiego di materie prime, capaci di sviluppare una inferiore resistenza al rotolamento. Perciò con un “semplice” cambio di design costruttivo, si sono ottenuti ben due vantaggi in termini di impatto sull’ambiente. Per le spalle della gomma è stata adoperata una particolare mescola denominata CoolRunning, che consente di assorbire meno energia nelle curve riducendo in tal modo il consumo di carburante. Una soluzione studiata appositamente per le vetture elettriche, così da incrementarne l’autonomia.
Sempre attenta alla durata dei suoi prodotti, Michelin ha implementato il nuovo ePrimacy anche da questo punto di vista.
Lunga durata senza perdere efficienza
Oltre ad aver ideato il primo pneumatico “verde” – nel lontano 1992 – da anni la casa francese lavora per realizzare gomme di lunga durata capaci di mantenere elevate le performance per tutto il loro ciclo vitale, e l’ePrimacy non fa eccezione. Merito del disegno del battistrada progettato con tecnologia Evergrip, che mantiene inalterata l’aderenza sia con gomma nuova che usurata, sull’asciutto e sul bagnato, grazie alla conformazione delle scanalature concepite per smaltire correttamente l’acqua pure quando aumenta il consumo del battistrada. L’ePrimacy, infatti, con 30.000 km percorsi supera i test di omologazione per gli pneumatici nuovi anche nella frenata sul bagnato: un risultato davvero stupefacente.
Sempre per accrescere la durata del pneumatico è stata impiegata la struttura MaxTouch, che ottimizza la superficie di contatto tra la gomma e il suolo. In questo modo può distribuire in maniera uniforme le forze che si sprigionano nelle varie fasi di guida – frenata, accelerazione, curva – facendo sì che il consumo sia omogeneo sulla superficie del battistrada.
Il fiore all’occhiello è la riduzione dei consumi
Il vero fiore all’occhiello del Michelin ePrimacy è però la riduzione dei consumi di carburante, grazie all’uso di due soluzioni altamente innovative per limitare la resistenza al rotolamento. La prima è l’Energy AirShield, uno strato di gomma in grado di contenere le perdite di energia a cui il pneumatico va incontro con il normale utilizzo. Il secondo punto forte del prodotto è la mescola Passiva Energy, costituita da un elastomero studiato appositamente per ridurre la dispersione di energia e diminuire la resistenza al rotolamento, con un risultato impressionante: confrontato ai pneumatici della stessa categoria, l’ePrimacy di Michelin ha una resistenza al rotolamento inferiore del 27%, che consente di risparmiare circa 80 euro di carburante ogni 35 mila chilometri. Nelle auto elettriche, tale riduzione permette di aumentare del 7% l’autonomia complessiva; ed è proprio a questo mercato – e alla mobilità sostenibile del futuro – che guarda con interesse la casa francese, potendo vantare allo stato attuale il primo pneumatico CO2 neutrale nel momento in cui viene immesso sul mercato.
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