La gomma 4 stagioni ha alle spalle più di quarant’anni: il primo modello infatti comparve in commercio nel lontano 1977, stiamo parlando del mitico “Tiempo” realizzato da Goodyear, un prodotto che ha fatto la storia e letteralmente aperto un nuovo segmento di mercato, quello dei pneumatici all season. Ma perché è nata questa tipologia di gomma? L’idea alla base era realizzare una copertura adatta all’uso tutto l’anno per “liberare” gli automobilisti dall’obbligo del cambio gomme due volte nel corso dei dodici mesi, facendo così risparmiare sia tempo che denaro. Tuttavia la storia dei pneumatici quattro stagioni è stata travagliata e soprattutto all’inizio ha impedito a questo prodotto di diffondersi su larga scala. Scopriamo l’evoluzione che hanno avuto le all season.
Pneumatici 4 stagioni: un inizio complicato
Il risparmio promesso, almeno per quanto riguarda l’aspetto economico, agli albori era solo una chimera: i primi pneumatici quattro stagioni infatti erano molto costosi, perché si trattava di una tecnologia nuova e che richiedeva investimenti consistenti al produttore, per questo venivano snobbati dagli automobilisti e ciò è stato un ostacolo alla loro diffusione. Inoltre, sempre all’inizio, la loro resa non era ottimale e in fatto di performance erano ampiamente inferiori alle gomme invernali ed estive nelle rispettive stagioni. Tuttavia l’idea alla base della nascita di questo prodotto era buona, bisognava soltanto aspettare gli sviluppi tecnologici in grado di affinarne le potenzialità e permettere al pneumatico di mantenere ciò che prometteva. E infatti nell’ultimo decennio il loro impiego è aumentato esponenzialmente, di pari passo con l’evoluzione della tecnologia e con la crescita delle loro performance, ormai apprezzate sia dagli utilizzatori comuni che dai tester professionisti.
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Vanno bene tutto l’anno?
L’idea di fondo dei pneumatici quattro stagioni era la realizzazione di un prodotto in grado di ben comportarsi tutto l’anno, capace di affrontare sia le condizioni invernali che quelle estive in maniera efficace. È nato quindi come soluzione di compromesso e ancora oggi “sconta” questa impostazione, perché ovviamente non può garantire le medesime performance delle gomme invernali e di quelle estive nelle rispettive stagioni soprattutto in condizioni estreme. Laddove invece il clima è mite, con inverni non troppo freddi ed estati non roventi, le gomme all season trovano la situazione ideale e nella quale sono capaci di esprimersi al meglio. Possono infatti affrontare sporadiche nevicate e gelate senza problemi, sostituendosi ai pneumatici invernali non solo dal punto di vista normativo – grazie alla presenza della dicitura M+S – ma anche dal lato pratico, offrendo buone performance che possono soddisfare la maggior parte degli automobilisti comuni.
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Per chi sono adatti?
I pneumatici quattro stagioni sono nati per assecondare le esigenze di quei guidatori che fanno un uso standard della vettura e non incontrano condizioni estreme. In caso di strade innevate infatti si rivelano più efficaci e funzionali delle catene da neve e permettono di risparmiare sul costo della sostituzione stagionale delle gomme, da effettuare due volte all’anno per coloro che alternano invernali ed estive. Inoltre sono destinati ai guidatori che percorrono non troppi chilometri durante l’anno – intorno ai 10-12 mila in linea di massima – in quanto si usurano più rapidamente in confronto alle coperture stagionali. Queste ultime infatti assicurano in media più di 45 mila chilometri di durata, mentre gli all season vanno poco oltre i 30 mila. Ciò significa che devono essere sostituiti con maggior frequenza se si fa un uso intenso della vettura, e in questo caso è preferibile l’alternanza fra invernali ed estive perché, nonostante i due cambi gomme annuali, consente comunque un risparmio sul lungo periodo.
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