L’acronimo POR sta per “Professional Off Road”: vediamo perciò nel dettaglio che cosa sono i pneumatici POR e quando vengono installati sulle automobili.
La sigla POR che compare sul fianco di determinate gomme sta per “Professional Off Road” e identica un particolare tipo di copertura: i pneumatici POR sono infatti quelli indirizzati al fuoristrada “estremo”, dunque ad una nicchia ben precisa di veicoli. Si tratta di gomme specifiche che non sono sottoposte alla normativa che regola i pneumatici “tradizionali”, in particolare per quanto riguarda l’etichetta europea. Le coperture POR sono diverse da quelle per Suv che attualmente sono le più diffuse sul mercato e usate anche sui veicoli 4×4, tuttavia negli automobilisti è presente un po’ di confusione sul tema, per questo può essere utile fare chiarezza su tale tipologia di pneumatici e soprattutto su quando utilizzarli.
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Pneumatici POR: cosa c’è da sapere
I pneumatici POR sono dotati di un particolare battistrada studiato in maniera specifica per il fuoristrada, di conseguenza non rispettano i requisiti imposti dall’etichetta europea in fatto di consumi e rumorosità, e ancor di più per quanto concerne gli spazi di frenata, sia su bagnato che su asciutto. Tuttavia, pur essendo destinate appositamente all’offroad, si possono utilizzare anche per la normale circolazione, ma è necessaria un’accortezza da parte dell’automobilista: se le gomme POR installate sulla propria vettura hanno un indice di velocità inferiore a quello riportato sul libretto dell’auto, è necessario apporre sul cruscotto un’etichetta che specifica la velocità massima raggiungibile da quei pneumatici. Tale operazione è richiesta dal Codice della strada quando appunto si montano coperture con un indice di velocità inferiore a quanto previsto dalla carta di circolazione ed è indispensabile per poter essere in regola nell’utilizzo del veicolo. Le normative infatti prevedono e regolamentano in maniera specifica l’uso di pneumatici POR.
Cosa dicono le normative
Secondo il regolamento UE n.458/2011, i veicoli possono essere equipaggiati con pneumatici POR, e l’automobilista deve accertarsi del codice di velocità di tali gomme; se questo è inferiore rispetto a quello stabilito per le coperture montate di serie sulla propria auto, deve predisporre l’apposita etichetta in modo che sia “facilmente ed immediatamente visibile” per il guidatore del mezzo. Sull’etichetta va riportata la velocità massima che è possibile raggiungere con a bordo le gomme di categoria Professional Off Road. Per questa tipologia di pneumatici poi non sono previste limitazioni nell’utilizzo, perciò possono essere lasciati a bordo del veicolo tutto l’anno. È doveroso però un atteggiamento prudente alla guida quando si usano su strada, poiché sono realizzati per essere adoperati su superfici differenti dal tradizionale asfalto e nelle condizioni “normali” sono dunque meno performanti – e di conseguenza meno sicuri – dei pneumatici standard.
A chi sono destinati
I pneumatici POR sono ovviamente destinati a coloro che possiedono veicoli fuoristrada e che li usano su percorsi al di fuori dei normali tragitti cittadini, proprio perché pensati per lo sterrato e altre tipologie di superfici simili. Chi ad esempio lavora in campagna o ama guidare su terreni accidentati, trova in queste gomme il giusto supporto. Ovviamente, per ragioni di praticità, non è possibile cambiare le gomme ogni volta che si passa dallo sterrato all’asfalto, ecco perché le coperture POR possono essere usate sulle normali strade, naturalmente rispettando l’obbligo di apposizione dell’etichetta in caso il loro codice di velocità sia inferiore a quello riportato nel libretto e guidando con maggior cautela sull’asfalto, poiché le loro prestazioni non sono paragonabili a quelle dei pneumatici “da strada”, quindi nel complesso si rivelano meno sicuri. In modo particolare sul bagnato bisogna essere prudenti se si ha a bordo questa tipologia di gomme.
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