I pneumatici dotati della marcatura con il fiocco di neve sono quelli a tutti gli effetti invernali: vediamo cosa dice la normativa e quando utilizzarli.
I pneumatici con il fiocco di neve sono quelli che possiamo considerare invernali a tutti gli effetti, pur non essendo tale marcatura riconosciuta dalla normativa. Per poter comprendere meglio tale bug nel Codice della strada, è necessario fare un passo indietro, affinché non vi siano confusione o elementi poco chiari per gli automobilisti. Le norme riconoscono come invernali i pneumatici che dispongono della sigla M+S (mud+snow, cioè fango+neve dall’inglese) anche se questa dicitura viene ormai ritenuta insufficiente e obsoleta. Per tale ragione, le gomme invernali devono avere sul fianco sia la sigla M+S che il fiocco di neve stilizzato, un simbolo adottato dai costruttori per identificare le coperture da usare anche su superfici ghiacciate e innevate.
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Pneumatici con fiocco di neve: i veri invernali
Perciò le gomme con fiocco di neve sono considerate le uniche davvero invernali, studiate per rispondere al meglio anche su manto stradale con presenza di neve e ghiaccio. Il loro utilizzo è dunque circoscritto al periodo invernale – che secondo la normativa va dal 15 novembre al 15 aprile, salvo deroghe locali da verificare in base all’area in cui ci si sposta in prevalenza – e sono la soluzione più adatta per gli automobilisti che usano l’auto in aree in cui le temperature sono piuttosto basse; l’impiego delle gomme invernali, infatti, è destinato a quelle zone in cui si scende al di sotto dei 7° centigradi e sono frequenti le nevicate e le gelate, che rendono le strade particolarmente scivolose. È in tali condizioni infatti che le coperture invernali si esprimono al meglio, garantendo aderenza e maneggevolezza proprio nelle circostanze in cui se ne ha più bisogno.
Com’è nato il simbolo del fiocco di neve
Il simbolo del fiocco di neve è sintetizzato in una sigla: 3PMSF, l’acronimo di 3 Peaks Mountain Snowflake, dal disegno in cui si vede un fiocco di neve stilizzato e posizionato all’interno di una montagna con tre picchi. Questa marcatura è stata introdotta a partire dai primissimi anni Duemila su iniziativa dei costruttori di pneumatici nordamericani, in modo da certificare tutti quei prodotti realizzati per poter affrontare le condizioni invernali più rigide – tipiche di quelle zone – caratterizzate da presenza costante di ghiaccio e neve sulle strade. Successivamente si è diffuso anche in Europa e pur non essendo riconosciuto dalla normativa a livello ufficiale, è questo il simbolo che ormai contraddistingue le coperture invernali, che va ad affiancarsi alla marcatura M+S espressamente richiesta dal Codice della strada per poter circolare durante i mesi dell’inverno
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Perché la marcatura M+S non basta
Tale marcatura si è rivelata insufficiente innanzitutto perché si tratta in sostanza di una autocertificazione: non ci sono test o prove da superare per poter ottenere la sigla M+S sui pneumatici, ma solo dei requisiti da rispettare in sede progettuale e costruttiva. Per poter ricevere il fiocco di neve, invece, le gomme sono sottoposte a prove nelle condizioni classiche da affrontare nella stagione fredda, perciò offre maggiori garanzie circa l’efficienza dei pneumatici su cui viene apposto. In aggiunta, la marcatura M+S può essere considerata ormai superata: nata infatti negli anni ’60 per distinguere le coperture adatte all’utilizzo su strade bagnate o fangose, non tiene conto degli enormi sviluppi tecnologici del settore gomme auto degli ultimi decenni, che hanno permesso di realizzare pneumatici sempre più performanti e in grado di affrontare al meglio anche le condizioni più difficili, con le strade rese scivolose da neve e ghiaccio. Ecco perché al momento di acquistare gomme invernali, bisogna accertarsi che sia presente pure il simbolo del fiocco di neve oltre alla marcatura M+S.
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