La 22° conferenza annuale europea su pneumatici e riciclo (Annual European Tyre Recycling Conference) si terrà a Bruxelles il prossimo 25-27 marzo 2015. Essa richiama a sé coloro che hanno interesse a presentare agli altri partecipanti i propri progetti relativi, appunto allo smaltimento ed all’utilizzo degli Pneumatici Fuori Uso. Industriali e investitori mostrano una grande attenzione al tema della gomma riciclata, che racchiude un potenziale interessante per due tipologie di attività:
- la trasformazione degli Pneumatici Fuori Uso in materia prima (tra cui anche devulcanizzazione, pirolisi e polverizzazione)
- la trasformazione della materia prima derivata dai PFU in prodotti aventi diverse destinazioni.
Chi sono i partecipanti ideali di una conferenza che tratta pneumatici e riciclo? Tutti coloro che hanno a che fare, in qualche modo, con la gomma: consorzi di raccolta, specialisti della pirolisi, produttori di trituratori e modellatori di polimeri ottenuti utilizzando la polvere di gomma.
I mercati destinatari degli investimenti che vengono effettuati nell’ambito degli pneumatici e riciclo sono molti: da quello energetico, a quello delle costruzioni (pavimentazioni stradali, edilizia) fino ad arrivare all’arredamento (esterno – es. fioriere, ed interno – es. mobili) ed alla moda (scarpe e suole, cinture, gioielli). Ce n’è per tutti!
Pneumatici e riciclo: una responsabilità grande
Ma perché tutta questa attenzione al tema pneumatici e riciclo? Beh, ogni anno, nel mondo, vengono trattati circa 17 milioni di tonnellate di materia proveniente dalla gomma, di cui il 65% proveniente da pneumatici. In Europa, il riciclo riguarda circa 300 milioni di PFU (Pneumatici Fuori Uso, spiegato nel nostro articolo dedicato al contributo PFU) che corrispondono a circa 3.1 milioni di tonnellate di gomma. E non finisce qui: da considerarsi sono anche gli altri materiali di cui gli pneumatici sono composti, tra cui cavi d’acciaio e fibre che, insieme, costituisco quasi il 30% dello pneumatico.
Abruzzo: quando pneumatici e riciclo diventano made in Italy
Alla luce di quanto riportato sopra, risulta importane sottolineare l’apertura del primo primo impianto pilota su scala industriale della Regione Abruzzo. L’impianto ha come obiettivo la produzione di prodotti ottenuti dal riciclo degli pneumatici fuori uso. In particolare, saranno trattati prodotti di grandi dimensioni, costituiti da sola gomma riciclata ricavata dalle gomme obsolete delle automobili.
La tecnologia utilizzata per il riciclaggio dei PFU è quella proposta da progetto europeo Smart (Sustainable Moulding of Articles from Recycled Tyres), finanziato dalla Unione Europea e coordinato dall’ETRA insieme all’Ateneo di Roma Tor Vergata ed Rtd Performer.
Perché questa particolare tecnologia? Intanto il nome: direct moulding o stampaggio diretto. Essa permette di ottenere agglomerati di gomma da PFU – previamente ridotti in granuli o polvere – senza nessuna aggiunta di materiale vergine o legante.
I progettisti in ambito pneumatici e riciclo si affrettino, però! Il termine ultimo per iscriversi alle presentazioni dell’Annual European Tyre Recycling Conference è il 1 Marzo 2015!
La raccolta e la differenziazione dei rifiuti sono fondamentali in un mondo che vede la propria popolazione aumentare in modo esponenziale. Dati i numeri crescenti dei proprietari di auto, quale sarà il prossimo obiettivo? Forse, esso si rivelerà più vicino ai rifiuti zero, piuttosto che al loro controllo totale. Antieconomico? Forse, ma più sensato nel termine in cui, come sostengono i dediti al movimento della decrescita, non può esistere crescita infinita in un mondo finito.
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