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Quando è il momento di cambiare i pneumatici?

Pubblicato in Consigli, Pneumatici da , giovedì 21 febbraio 2019 0

È il momento di cambiare i pneumatici quando il battistrada risulta usurato: sì, certo, ma il livello di usura cambia a seconda del produttore. Questo significa che alcune gomme si consumano in minor tempo di altre? Sì, ma non soltanto: il livello del consumo della superficie del battistrada si misura in base alla profondità degli intagli e in tal senso le teorie dei diversi costruttori di gomme si differenziano; c’è infatti chi sostiene che le coperture debbano essere cambiate quando lo spessore degli intagli si attesta intorno a 3-4 millimetri e chi invece – Michelin primo fra tutti – afferma che si può tranquillamente guidare fino al limite legale della profondità delle scanalature, ovvero 1,6 millimetri, previsto dal Codice della strada.

Iniziamo quindi subito col dire che in base a ciò che prevede la legge, è possibile mantenere a bordo i pneumatici fino a quando lo spessore degli intagli si mantiene superiore a 1,6 millimetri, profondità minima per garantire condizioni di sicurezza. Tuttavia alcuni produttori consigliano di sostituire le gomme prima, poiché tale spessore è ritenuto insufficiente per assicurare la giusta aderenza sul fondo stradale. Diversi costruttori indicano in uno spessore di 3-4 millimetri quello minimo entro il quale provvedere al cambio dei pneumatici. Nella discussione è intervenuta Michelin – tirando ovviamente l’acqua al suo mulino – sostenendo che il limite di 1,6 millimetri sia più che sufficiente nei suoi prodotti per garantire grip e quindi sicurezza al volante. Inevitabile dunque che vi siano dei dubbi da parte degli automobilisti riguardo al momento più indicato per cambiare i pneumatici prima che perdano la loro efficacia. E in tal senso lo spessore degli intagli non è l’unico aspetto da controllare.

La differenza la fa la qualità

La “guerra” dei millimetri serve a puntare l’attenzione su un elemento che spesso gli automobilisti tendono a sottovalutare – ovvero lo spessore degli intagli sul battistrada – ma non ci si può basare soltanto su questo per valutare il livello di usura di una gomma. Infatti a fare maggiormente la differenza è la qualità: per intenderci, un pneumatico di qualità può garantire sufficiente sicurezza fino al raggiungimento del limite legale di 1,6 millimetri, mentre una copertura meno evoluta può subire una riduzione dei livelli di aderenza già quando lo spessore delle scanalature giunge intorno a 3-4 millimetri. È facile dedurre dunque che gomme di alta qualità durano più a lungo e la maggiore spesa iniziale viene ammortizzata nel tempo grazie ad un utilizzo più prolungato rispetto invece a gomme più economiche, che si usurano più in fretta o per meglio dire perdono efficienza in tempi più ristretti.

Le sensazioni alla guida di un automobilista sono una chiave importante per valutare il livello di usura: solitamente ci si rende conto quando un pneumatico non è più in grado di assicurare stabilità e aderenza adeguate e se controllando lo spessore degli intagli si nota che è prossimo a 1,6 millimetri, è decisamente arrivato il momento del cambio gomme. Come accorgersi della perdita di efficienza di un pneumatico? Ad esempio se gli spazi di frenata risultano più lunghi, oppure se la tenuta di strada non è più ottimale come lo era fino a poco tempo prima, soprattutto su strada bagnata, significa che si è verificato un calo delle prestazioni dovuto al consumo eccessivo e per tale ragione le coperture devono essere sostituite. È importante intervenire ai primi segnali di decadimento delle performance, per evitare di ritrovarsi alla guida con gomme non più in grado di svolgere al meglio il loro compito.

Quali gomme scegliere 

E si arriva così al momento della scelta delle gomme: come abbiamo visto, puntare su pneumatici di qualità consente di avere coperture che possono essere sfruttate sino al limite legale dello spessore degli intagli, assicurando così un chilometraggio maggiore e dilatando la frequenza delle sostituzioni; gomme economiche invece garantiscono un esborso iniziale inferiore, ma costringono poi a cambi di pneumatici più frequenti proprio perché la loro durata è inferiore e perdono efficienza quando ancora lo spessore delle scanalature è ben lontano dal limite legale minimo. Una spesa iniziale maggiore consente dunque un risparmio futuro, alla luce di ciò è sempre consigliato affidarsi a pneumatici di alta qualità, il cui costo superiore è giustificato dai vantaggi che sono in grado di offrire all’automobilista.

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