L’estate ha segnato la ripresa del mercato italiano dei pneumatici, uscito malconcio dal periodo primaverile afflitto dal lockdown che aveva fatto precipitare i numeri relativi alle vendite. Con la riattivazione della normale circolazione sulle nostre strade, i dati riguardanti la compravendita di gomme auto sono tornati a salire. Una preziosa boccata di ossigeno per il settore, che rischia però di essere nuovamente messo in difficoltà dalle chiusure parziali imposte dal governo durante l’autunno, con all’orizzonte sempre lo spauracchio di una nuova chiusura totale come quella che coinvolse tutto il Paese da marzo a maggio. Entrando nel dettaglio dei numeri, il periodo estivo ha fatto registrare un +6,3% nel segmento pneumatici auto, segnando una decisa inversione di tendenza in confronto ai mesi precedenti.
Un periodo difficile
Le difficoltà del settore erano cominciate già all’inizio del 2020 – quindi prima che si diffondesse il Coronavirus su scala globale – con numeri relativi alle vendite in ribasso, dovuti con molta probabilità ad un inverno mite e alle precipitazioni scarse. A ciò si era aggiunto il prevedibile crollo durante la primavera in cui tutti siamo stati costretti a restare a casa, utilizzando poco o nulla le automobili. Impietosi i confronti con il 2019: la contrazione delle vendite è stata forte, nonostante gommisti e officine siano rimasti aperti, l’impossibilità di usare l’auto ha portato molti automobilisti a ritardare il cambio gomme – complici pure le proroghe concesse dal governo – e la crisi a livello economico ha fatto il resto; chi ha visto una forte riduzione delle proprie entrate per via dello stop alle attività lavorative, ha dovuto optare per il risparmio, mettendo in coda le spese ritenute non necessarie (fra cui, a torto, pure quelle destinate alle gomme auto).
I numeri della ripresa
I mesi estivi, e l’avvio della fase 2 della gestione dell’emergenza, hanno però dato vita ad una ripresa, che seppur lieve ha rappresentato una boccata di ossigeno per un settore messo a dura prova nelle settimane precedenti. L’intero segmento è ritornato in positivo, con un incremento delle vendite del 6,3% già nel mese di giugno, dunque immediatamente dopo le riaperture. I numeri in risalita hanno riguardato tutti i segmenti di pneumatici, con andamenti diversi in base ai modelli. Le gomme per autovetture hanno registrato un aumento del 3,3%, quelle per veicoli commerciali leggeri del 17% e quelle destinate a SUV e 4×4 addirittura del 26,3%. Questi dati positivi rischiano però di avere un impatto minimo, viste le nuove chiusure e le limitazioni agli spostamenti decise dal governo che riguarderanno gli ultimi mesi del 2020, in cui fra chiusure parziali e totali e libertà di movimenti ridotta, qualsiasi mercato diventa indecifrabile.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi
Ecco perché è difficile ipotizzare cosa ci riserveranno i prossimi mesi in termini numerici. L’attesa di inizio 2021 sarà soprattutto rivolta ai dati dell’ultimo trimestre di quest’anno, per capire se le cifre positive dell’estate e parzialmente dell’autunno siano state in grado quanto meno di ammortizzare le perdite della prima parte del 2020 e, presumibilmente, anche dell’ultima. Serve infine ricordare che le attività di gommisti e officine sono state ritenute essenziali, per cui resteranno aperte anche in caso di nuovo lockdown totale, così come lo erano durante la scorsa primavera. Questo significa che sarà possibile sostituire i pneumatici in caso di necessità e provvedere al cambio delle gomme stagionali, da estive a invernali. Qualche segnale incoraggiante c’è – vedi l’incremento di quasi il 10% del mercato auto a settembre – nella speranza che questa emergenza sanitaria non si protragga troppo a lungo nel tempo.
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