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Torniamo sul discorso PFU

Ecologia Pneumatici
Sabato 13 Febbraio 2016
2' di lettura

La mancanza di un regolamento preciso su come l'organizzazione dello smaltimento dei pneumatici debba funzionare ingenera spesso confusione anche ta operatori del settore e gommisti. Pur non essendo noi ad aver scritto la legge che regola lo smaltimento dei pneumatici, troviamo logico che i consorzi per lo smaltimento prelevino i pneumatici da smaltire dove questi si accumulano, quindi presso le officine. Per questo tutti i gommisti devono accettare di ritirare i pneumatici esauriti, che verrano ritirati dai consorzi senza alcun costo.

Il tema del PFU sembra inesauribile, a distanza di 5 anni dalla sua introduzione la confusione regna ancora sovrana, e spesso la guerra che alcuni gommisti fanno a come lo smaltimento è organizzato ci sembra incredibile. Prendiamo il caso di questa richiesta di chiarimento giunta da un gommista:
Se il gommista presta solo il lavoro di montaggio, regolarmente retribuito, per quale motivo deve :
  1. conservare lui gratuitamente i copertoni vecchi
  2. occupare spazio nella sua officina
  3. attendere che viene lo smaltitore e quindi creare disagi in officina gratuitamente.
ciclo-smaltimento-pneumatici-esauritiPur non essendo noi ad aver scritto la legge che regola lo smaltimento dei pneumatici, troviamo logico che i consorzi per lo smaltimento prelevino i pneumatici da smaltire dove questi si accumulano, quindi presso le officine. Il costo di stoccaggio dei pneumatici usati da smaltire non cambia se i pneumatici sono stati acquistati dal gommista, online, dal ricambista, o in un supermercato, e non ha niente a che vedere con il contributo PFU. Ci sembra logico che un gommista debba rientrare dei propri costi, e tutti i gommisti fanno rientrare nel costo di installazione di un pneumatico anche l'affitto degli spazi necessari a svolgere la propria attività, se parte di questo spazio è destinato ad ospitare i pneumatici esauriti va da se che parte della tariffa di installazione coprirà anche questo costo. Non c'è però nessun articolo di legge o regolamento che descriva quale organizzazione debba avere un gommista in merito alla smaltimento dei pneumatici. É solo una prassi ed un uso comune. Se un gommista dovesse scegliere di non dotarsi degli spazi necessari non è certamente fuori legge, però arrecherebbe un grave disagio ai consumatori e quantomeno dovrebbe comunicare preventivamente ai tutti i propri clienti che dovranno riprendersi i pneumatici esauriti, senza poter indicare loro come smaltirli, visto che tutto il sistema del ritiro e dello smaltimento del PFU in Italia prevede che vengano ritirati presso i gommisti che li hanno smontati. Per finire, sarebbe bello che il Ministero dell'Ambiente e del Territorio, magari in una semplice circolare ministeriale, chiarisse una volta per tutte quale deve essere l'organizzazione di officine e consorzi, e redigesse una lista di diritti del consumatore e doveri di ogni nodo della catena.
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