I pneumatici usati, una volta giunti a fine ciclo, non hanno esaurito il loro compito: sfruttando le moderne tecnologie, infatti, possono essere nuovamente impiegati in forme e per utilizzi differenti, trasformandosi così in una preziosa risorsa per tutti. Le gomme esauste vengono raccolte e quindi sbriciolate fino a ridurle in granulati di gomma, da impiegare poi in ambiti molto diversi: con questi granulati è possibile realizzare le piste di atletica leggera, guaine fonoassorbenti, supporti per i campi di calcio e calcetto e additivi da adoperare nella realizzazione di asfalti drenanti, dunque a vantaggio degli automobilisti. Un elemento fondamentale nello smaltimento e riutilizzo dei pneumatici usati è il PFU, come spiegato in questo articolo https://www.gomme-auto.it/blog/pfu-pneumatici-fuori-uso, il contributo per i pneumatici fuori uso che ogni automobilista versa al momento di acquistare gomme nuove.
Ma in che modo avviene il riciclo dei pneumatici che vengono smaltiti? Innanzitutto si separa la gomma dagli altri materiali che compongono il pneumatico stesso, che al suo interno contiene metalli e fibre tessili indispensabili per il corretto funzionamento della carcassa; dopodiché la parte in gomma viene sbriciolata fino ad essere ridotta in polvere. Di ogni pneumatico dismesso in questo modo si può recuperare fino al 70% di gomma da destinare ad altri impieghi, mentre il rimanente 30% viene adoperato per il recupero di energia. In sostanza, il riciclo permette di recuperare interamente un vecchio pneumatico per altri scopi. Della raccolta delle vecchie gomme se ne deve occupare per legge il gommista, che una volta smontati i pneumatici usurati dovrà consegnarli al consorzio con il quale è convenzionato che provvederà allo smaltimento. La convenzione con un consorzio è obbligatoria, tutti i gommisti che non risultano affiliati a nessun consorzio sono dunque da considerare fuori legge. Le officine partner di gomme-auto.it sono tutte convenzionate ai consorzi attualmente riconosciuti, per cui si può star certi che i pneumatici usati affidati ai nostri gommisti seguono l’iter previsto dalle diverse normative per il loro smaltimento e riciclo.
Come vengono impiegati i pneumatici fuori uso?
Gli utilizzi a cui possono essere destinati i pneumatici dismessi sono molteplici: potrebbero tornare utili in ambito automobilistico, in qualità di additivi nella realizzazione di asfalti drenanti, oppure nella costruzione di superfici sportive, è il caso delle piste di atletica leggera; inoltre la gomma può essere impiegate per creare guaine fonoassorbenti, capaci di garantire un ottimo isolamento acustico in ambito residenziale. Dal 2011 ad oggi è stato raccolto oltre 1 milione di tonnellate di pneumatici fuori uso, secondo i dati forniti dal consorzio Ecopneus, ma la percentuale di gomme che non segue il percorso del riciclo, finendo in discariche improvvisate e abusive, è ancora piuttosto elevata. I pneumatici non riciclati possono diventare molto pericolosi per l’ambiente, in quanto non sono facilmente biodegradabili, favoriscono il ristagno d’acqua al loro interno e di conseguenza la proliferazione degli insetti e – aspetto peggiore – bruciano con facilità. Per questo è importare non solo affidarsi a gommisti convenzionati con i consorzi ma anche segnalare la presenza di discariche di pneumatici, in modo che venga subito attivata la procedura di raccolta che porterà poi allo smaltimento corretto. In tal senso risultano fondamentali le campagne di sensibilizzazione, per far capire che le gomme usate non devono essere lasciate abbandonate ma possono tornare a nuova vita, come abbiamo visto in maniera utile perfino agli automobilisti stessi. Il contributo PFU da solo non basta: serve un’attenzione maggiore affinché i pneumatici usati possano davvero diventare una risorsa importante una volta esaurito il loro ciclo vitale.
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