I migliori pneumatici per durata del battistrada sono quelli in grado di garantire elevato chilometraggio e dunque longevità, grazie alla bassa usura della gomma. Vediamo perciò quali sono le coperture che durano di più, a cui guardano con interesse gli automobilisti che non ricercano prestazioni elevate ma “soltanto” pneumatici affidabili, efficienti e duraturi: il mercato propone vari prodotti con tali caratteristiche. Scoprire quali siano le gomme più longeve non è difficile, anche perché non mancano i test in tal senso; uno dei più recenti è stato svolto da Dekra, società indipendente che opera nel settore certificazione in ambito automobilistico, che ha messo a confronto diversi prodotti proprio per valutarne la durata e capire quale fosse il migliore in questo parametro.
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Test di durata: i pneumatici migliori
Le gomme prese in esame hanno affrontato fra i 10 e i 12 mila chilometri, percorrendo circa 500 chilometri al giorno in un arco di tempo di tre settimane, con costante verifica della pressione dei pneumatici, affinché fosse corretta, all’inizio di ogni giornata del test. A mostrare i migliori parametri in fatto di durata sono state le Michelin Energy Saver, e il risultato non è stato certo una sorpresa per gli addetti ai lavori: del resto la casa francese fa della longevità dei suoi prodotti uno dei cavalli di battaglia, addirittura “sfidando” apertamente i consigli di molti fra coloro che lavorano nel settore e dei produttori concorrenti sul limite dello spessore del battistrada minimo per poter circolare in sicurezza: per la legge e per Michelin è 1,6 millimetri, altri invece consigliano di sostituire le gomme quando il battistrada è intorno ai 3 millimetri di spessore.
Michelin davanti a tutti
In questo particolare parametro perciò l’azienda del Bibendum investe in maniera consistente, per dimostrare che i suoi pneumatici assicurano performance sempre di alto livello fino al limite massimo di consumo previsto dalle normative, e il suo Energy Saver ne è la conferma; una gomma studiata anche per contenere i consumi di carburante grazie alla bassa resistenza al rotolamento e diventata un punto di riferimento per numerosi automobilisti nel segmento delle coperture estive. Alle sue spalle si è posizionato il Pirelli Cinturato P7, che offre il 15% in meno in termini di durata del battistrada ma consumi molto simili di carburante, attestandosi perciò come prima alternativa al prodotto di casa Michelin. Decisamente più indietro gli altri pneumatici testati, con un’usura del battistrada sempre superiore al 20% rispetto a quella dell’Energy Saver, segno che l’azienda francese ha un discreto vantaggio sui rivali per quel che concerne il consumo delle gomme.
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Anche in inverno, tutti inseguono il Bibendum
I risultati cambiano di poco per quanto concerne i pneumatici invernali: pure in questo segmento, infatti, è Michelin a dettare legge con l’Alpin 6, considerato da molti automobilisti la miglior gomma termica per le sue prestazioni e la capacità di mantenerle anche con l’avanzare dei chilometri percorsi. Nella stagione fredda l’azienda francese ha ancora meno rivali: il secondo classificato nel test di durata è infatti il Dunlop Winter Sport 5, che assicura però un chilometraggio del 20% inferiore, una distanza davvero netta che segna un gap difficilmente colmabile, almeno al momento, fra Michelin e la concorrenza. Distanziatissimo al terzo posto troviamo il Bridgestone Blizzak LM005, con una longevità inferiore addirittura del 45% rispetto all’Alpin 6; ciò significa che dura poco più della metà in confronto alla gomma francese: un abisso. Ecco perché se si cercano pneumatici con una durata del battistrada elevata, è ai prodotti Michelin che bisogna guardare, in quanto allo stato attuale offrono decisamente di più di tutti gli altri produttori.
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