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Pneumatici per climi estremi: come scegliere le gomme giuste per temperature molto basse

Pubblicato in Consigli, Pneumatici da , mercoledì 5 marzo 2025 0
pneumatici per climi estremi

Gli pneumatici per climi estremi sono messi a punto in maniera apposita per affrontare le condizioni più difficili alla guida, ovvero quelle invernali; basse temperature e asfalto con scarso grip comportano una riduzione della tenuta di strada delle gomme e quindi un incremento dei pericoli al volante. Perciò servono coperture specifiche per poter guidare in sicurezza e la risposta a questa esigenza sono i pneumatici invernali, le cui caratteristiche sono progettate proprio per far fronte a tale tipologia di condizioni. Neve, fango e ghiaccio sulle strade non saranno un problema se si montano gomme invernali, dette anche termiche: vediamo allora come scegliere le coperture giuste in base alle esigenze per guidare al meglio durante il periodo più freddo dell’anno.

Pneumatici per climi estremi: cosa sono?

Gli pneumatici per climi estremi sono le gomme invernali “pure”, se così si possono definire, ovvero senza compromessi: sono ideate e costruite per far fronte agli inverni più rigidi e profondi, con temperature molto basse – prossime o inferiori allo zero – e aderenza precaria sull’asfalto. Sono adatte per le condizioni estreme per l’appunto, come quelle che caratterizzano le aree del nord Europa e i territori di montagna. Non sono invece consigliate nelle zone in cui il clima si mantiene mite pure in inverno – poiché andrebbero incontro a un consumo eccessivo – e più in generale laddove le temperature rimangono al di sopra dei 7 gradi. In tali condizioni sono più indicate le gomme all season, la cui mescola più dura resiste in maniera migliore. Ma cosa rende i pneumatici termici adatti ai climi estremi? Vediamo le loro peculiarità.

Quali sono le caratteristiche delle gomme per climi estremi?

Il primo elemento che caratterizza i pneumatici per climi estremi è la mescola, resa più morbida per garantire il raggiungimento della corretta temperatura di esercizio anche con pochi gradi nell’atmosfera; se la gomma rimane “fredda”, infatti, non è in grado di assicurare il grip necessario e la copertura sarà soggetta a scivolamenti sulla superficie stradale. Pure il design del battistrada è studiato in maniera apposita, con scanalature e soprattutto lamelle progettate rispettivamente per smaltire con efficienza l’acqua ed evitare così il fenomeno dell’aquaplaning e per aumentare la “presa” su fondi ghiacciati e innevati. In genere i pneumatici per le condizioni estreme presentano un numero maggiore di lamelle, proprio perché sono chiamati a fare i conti più frequentemente con superfici in cui sono presenti neve e ghiaccio. A livello tecnologico si tratta di prodotti molto evoluti, che nel corso degli anni hanno permesso di soppiantare le catene, diventando il supporto più indicato per questo tipo di situazioni.

Come riconoscere gli pneumatici per condizioni estreme?

Le gomme auto per condizioni estreme non sono contrassegnate in maniera particolare, tuttavia è possibile individuare agevolmente i pneumatici specifici per l’inverno grazie alla presenza del simbolo di un fiocco di neve all’interno del profilo di una montagna con tre punte. Tale simbolo è accompagnato dalla sigla 3PMSF – dall’inglese Three Peaks Mountain Snow Flake – usata dai produttori proprio per identificare le coperture con caratteristiche spiccatamente invernali. Per legge, le gomme adatte alla circolazione nel periodo più freddo dell’anno devono essere contrassegnate dalla dicitura M+S (Mud+Snow), tuttavia questa sigla non è sufficiente per considerare un prodotto invernale a tutti gli effetti, in quanto si tratta sostanzialmente di un’autocertificazione. Per capire se una gomma è davvero adatta alle condizioni estreme, lo strumento più utile sono i test svolti da enti specializzati e riviste di settore: solo così si può conoscere il reale valore di una copertura nelle situazioni più difficili.

In che modo valutare i risultati delle gomme termiche nei test?

Per capire quali pneumatici si comportano meglio in condizioni estreme bisogna focalizzare l’attenzione sui risultati dei test svolti in circostanze specifiche, ovvero su neve e ghiaccio. Tuttavia una gomma per essere davvero valida deve fornire prestazioni buone anche su asciutto e bagnato, dimostrando così di essere equilibrata e completa. Ci sono infatti numerosi prodotti economici con prestazioni ottime su strade innevate e ghiacciate, ma insufficienti sul bagnato e non convincenti sull’asciutto. Appare chiaro quindi che una soluzione del genere dev’essere evitata, poiché una gomma con un buon rendimento su ghiaccio e neve e scadente sull’asciutto o in caso di pioggia, risulta decisamente inaffidabile e non rappresenta una scelta valida poiché esporrebbe a rischi di incidenti e perdita di controllo del mezzo a causa della scarsa tenuta di strada in determinate condizioni.

Gli pneumatici chiodati sono un’alternativa da tenere in considerazione?

Per le condizioni estreme, un’alternativa alle gomme invernali possono essere i pneumatici chiodati, ma attenzione: questi possono essere usati solo su superfici innevate e ghiacciate, mentre il loro impiego è vietato su asfalto “nudo” (sebbene solo ufficiosamente, visto che la normativa che li riguarda è ferma a mezzo secolo fa). Ciò significa che il range di utilizzo è molto ristretto, circoscritto a quelle aree in cui la neve sulle strade è abbondante e compatta oppure è costantemente presente una lastra di ghiaccio. È facile capire che possono essere una buona opzione in ambienti artici, laddove le condizioni sono – appunto! – estreme, mentre alle nostre latitudini sono difficilmente utilizzabili, per cui sono un prodotto che non può essere preso in considerazione. L’impiego su asfalto è proibito in quanto i chiodini sulla superficie del battistrada andrebbero a danneggiare il manto stradale. E di certo non si può pensare di usarli per affrontare un tratto di strada ghiacciato o innevato e poi sostituirli quando si ritorna sull’asfalto!

Come scegliere le gomme giuste?

La decisione, come sempre, si deve basare innanzitutto sulle proprie esigenze e in modo particolare sulle condizioni climatiche che caratterizzano l’inverno nella propria zona. In linea di massima per gli automobilisti c’è l’imbarazzo della scelta in fatto di pneumatici invernali e il consiglio è quello di optare per prodotti premium, che offrono stabilità e ottime prestazioni in tutte le condizioni che contraddistinguono il periodo più freddo. In caso di nevicate abbondanti o gelate che portano alla formazione di una spessa lastra di ghiaccio sulla strada, si possono usare le catene o le calze da neve così da offrire un grip aggiuntivo alle gomme. Tenendole a disposizione nel bagagliaio, sarà possibile usarle all’occorrenza. Tuttavia gli inverni alle nostre latitudini sono sempre meno freddi e i periodi con temperature molto basse sono circoscritti a poche settimane all’anno, in tali situazioni i pneumatici invernali sono più che sufficienti e in grado di svolgere alla perfezione il loro compito, proprio perché progettati per dare il meglio con temperature inferiori a 7 gradi centigradi. Al limite, è possibile scegliere gomme di misure differenti, più strette, in quanto su strade innevate garantiscono più grip grazie alla maggior capacità di penetrazione sulla neve.

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