Il ruotino di scorta è sicuramente l’opzione migliore per un automobilista in caso di foratura, poiché rappresenta il giusto compromesso fra gli strumenti a disposizione quando si devono fare i conti con una gomma danneggiata. Non è ingombrante come la ruota di scorta standard, quindi occuperà meno spazio all’interno del bagagliaio e graverà in misura inferiore visto il suo peso contenuto, ed è più efficace del kit di riparazione, che può essere impiegato soltanto per i danni di minore entità. Per tali ragioni è la soluzione maggiormente consigliata da esperti del settore e addetti ai lavori: ogni automobilista dunque dovrebbe avere il ruotino di scorta all’interno della propria vettura per far fronte nel migliore dei modi all’emergenza rappresentata da una foratura.
Attenzione al “maledetto” ruotino di scorta
Tuttavia nemmeno il ruotino di scorta è esente da elementi negativi, a cui bisogna fare attenzione soprattutto quando si è al volante. È infatti una soluzione temporanea e c’è un limite preciso al suo utilizzo: non si devono percorrere più di 80 chilometri; a ciò si aggiunge pure un limite di velocità che è di 80 km/h, se si supera tale soglia può diventare piuttosto pericoloso guidare la vettura e gli incidenti che lo dimostrano non mancano di certo. Ecco spiegato per quali ragioni bisogna stare molto attenti alla guida quando si monta il ruotino di scorta, che può diventare “maledetto” senza la dovuta prudenza al volante. E a evidenziare quali rischi si corrono non rispettando le indicazioni fornite ci ha pensato la trasmissione Report, che qualche anno fa dedicò un servizio al ruotino e al suo funzionamento.
Il ruotino messo alla prova
Nel corso del servizio, il ruotino viene messo alla prova sia su strada che in pista, con il contributo di un collaudatore professionista, per valutare le reazioni degli automobilisti e il comportamento di una vettura equipaggiata con tre ruote di dimensioni standard e una più piccola. A caratterizzare questo dispositivo sono infatti le sue misure ridotte in confronto alle altre ruote, risulta inoltre più stretto e perciò diminuisce la superficie di battistrada a contatto con l’asfalto. In aggiunta anche la profondità delle scanalature è minore, in genere di pochi millimetri: ciò determina un’aderenza complessiva inferiore se rapportata a quella delle altre gomme, creando perciò uno scompenso in termini di grip che può diventare piuttosto pericoloso soprattutto con l’aumentare della velocità. Infine è meno resistente di una ruota standard, pertanto può essere soggetto a maggior fragilità; tutte queste motivazioni stanno alla base della superiore cautela richiesta alla guida quando si monta il ruotino.
I test in pista e su strada
Senza la necessaria attenzione, infatti, sono diversi i problemi che può causare il ruotino quando si è al volante; il primo cambiamento percepibile è dato proprio dalle dimensioni ridotte del dispositivo che quindi sbilanciano la vettura, poiché da un lato vi sarà una minore altezza da terra. La conseguenza principale è che in inserimento di curva si sente “tirare” la vettura da una parte e le componenti meccaniche – in maniera particolare il differenziale – sono sottoposte a sforzi maggiori. Il comportamento dell’auto viene modificato pure in fase di frenata, con un allungamento degli spazi necessari ad arrestare il veicolo per via della minore superficie di battistrada del ruotino a contatto con l’asfalto; gli spazi di frenata aumentano ulteriormente sul bagnato, perché lo spessore degli intagli è inferiore e perciò smaltisce un quantitativo minore di acqua. In aggiunta, le sue dimensioni ridotte possono scomporre la traiettoria del veicolo in frenata.
Quali altri rischi si celano dietro il ruotino
Le indicazioni relative alla velocità massima vanno seguite in maniera precisa, poiché il loro mancato rispetto può esporre a gravi rischi. Il principale è l’esplosione del ruotino, in quanto girando a una velocità superiore si genera surriscaldamento che può portare ad un cedimento del dispositivo vista la minore resistenza della sua struttura. Le conseguenze di un simile avvenimento potrebbero essere molto gravi, dato che la perdita di controllo di una vettura ad alta velocità è decisamente pericolosa. L’andatura andrebbe ulteriormente ridotta poi su strada bagnata, tenendo presente che la minore profondità degli intagli sul battistrada porta il ruotino a soffrire maggiormente di aquaplaning. Infine, non può essere utilizzato in caso di neve, poiché su di esso non si possono montare le catene: su asfalto ghiacciato o innevato, perciò, non è possibile circolare.
– Perché viene preferito il ruotino alla ruota di scorta?
Il ruotino è stato preferito dalle case produttrici alla ruota di scorta principalmente per una questione di pesi e ingombri: date le sue dimensioni inferiori e il carico ridotto, consente una migliore distribuzione dei pesi del veicolo, permettendo inoltre di recuperare spazio all’interno del bagagliaio. Ma negli ultimi anni il ruotino è stato ulteriormente soppiantato sull’altare della ricerca della riduzione del peso e dell’ingombro all’interno della vettura, a favore del kit di riparazione: sicuramente più comodo e pratico, ma meno funzionale poiché consente riparazioni solo in caso di danni minimi e comporta operazioni successive decisamente più laboriose per il gommista. Ecco perché il consiglio è, se si dispone solamente del kit, di dotarsi anche del ruotino in quanto è la soluzione più efficiente nell’eventualità di una foratura, dato che ormai le vetture non hanno più lo spazio sufficiente per alloggiare una ruota di scorta standard.
– Devo “temere” il ruotino?
Assolutamente no, il ruotino è un dispositivo di sicurezza funzionale in caso di foratura per riprendere la normale circolazione e con le dovute accortezze non vi saranno rischi né per chi guida, né per i passeggeri del veicolo. È la principale alternativa alla ruota di scorta classica e offre senz’altro più sicurezza in confronto ad una ruota riparata con il kit, dato che in quest’ultimo caso abbiamo un pneumatico che ha subito un danno mentre il ruotino viene montato integro. Osservando scrupolosamente le indicazioni non ci sarà nulla da temere: usarlo come soluzione temporanea per poi procedere il prima possibile all’installazione di una ruota standard e non superare gli 80 chilometri orari di velocità, mantenendosi anzi sui 40-50 per maggiore sicurezza e moderando l’andatura in caso di pioggia.
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