Le indicazioni degli automobilisti sono chiare, i pneumatici 4 stagioni piacciono, i dati di vendita del mercato dei pneumatici auto 2015 indicano un 23% del mercato ormai stabilmente assorbito dalle vendite di questa tipologia di pneumatici. Una crescita del 300% rispetto al 2014.
A spingere la crescità del mercato è stata la disponibilità di nuovi modelli di pneumatici quattro stagioni, finalmente in grado di garantire prestazioni di buon livello sia in estate che in inverno. E le efficaci campagne di marketing di alcuni produttori, soprattutto Michelin, che hanno convinto molti automobilisti a provare per la prima volta gomme 4 stagioni.
Ma dietro le effettive buone prestazioni di Michelin CrossClimate, di Nokian Weatherproof, e di Goodyear Vector G2 si celano dei piccoli scomodi segreti. Questi tre pneumatici, i tre migliori quattro stagioni in circolazione, offrono prestazioni in estate simili a quelle di un ottimo estivo touring, ed in inverno si avvicinano molto alle prestazioni di veri pneumatici termici/invernali, anche in caso di neve o ghiaccio consentono di muoversi in sicurezza senza catene. Il Nokian in particolare ha prestazioni eccellenti in inverno, migliori di molti pneumatici termici.
Tutti questi nuovi pneumatici adottano un disegno del battistrada direzionale (a freccia), principalmente per migliorare la presa su neve e ghiaccio. Il disegno direzionale è una caratteristica comune anche a molti pneumatici invernali.
Quello che molti ignorano
Quello che molti ignorano è che i pneumatici con questo tipo di battistrada, se non vengono invertiti ogni 10/15 mila km, sono soggetti a scanalarsi con il tempo, diventando rumorosi e peggiorando sensibilmente come prestazioni. Mentre con i pneumatici invernali, ogni anno in occasione della loro sostituzione, è pratica comune invertirli, con i quattro stagioni (che rimangono installati sulla propria auto tutto l’anno) si dovrebbe essere rigorosi nella manutenzione, e provvedere ad invertirli ogni 10/15 mila km.
In pochi lo fanno; le conseguenze sono pneumatici con prestazioni deteriorate, sia in termini di spazi di arresto in frenata che silenziosità, ed una aspettativa di vita del pneumatico ridotta.
Se si pensa di adottare pneumatici quattro stagioni per risparmiare, si sta prendendo un abbaglio, perché:
- a parità di prestazioni costano il 10/20% in più di pneumatici specifici per estate o inverno,
- hanno una durata prevista del battistrada leggermente inferiore,
- richiedono comunque di essere invertiti ogni 10/15 mila km.
In conclusione
In definitiva, anche con i prodotti di nuova generazione, che offrono effettivamente prestazioni buone e soddisfacenti tutto l’anno, dal punto di vista economico è comunque piú conveniente continuare ad utilizzare il doppio treno estivo ed invernale.
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